Avere delle convinzioni errate è nella natura umana; fortunatamente c’è l’esperienza e l’aggiornamento costante, le discussioni con altre persone preparate che fanno crescere ognuno di noi nel proprio percorso lavorativo; sbagliare umano ma un vero ristoratore si vede perché “impara dai propri errori” (così come già detto in uno dei precedenti articoli).
Ci sono però delle convinzioni più subdole che agiscono come giustificazione alla base del ritenere inutile anche solo lo sforzarsi per cambiare quelle cose che non vanno bene. Questa tipologia di pensieri, laddove radicata, può essere dannosissima al punto che potrebbero mandare a rotoli il tuo sogno, la realizzazione del tuo locale e alla fine non ricorderai neanche il perché avevi iniziato questa straordinaria avventura dell’aprire il tuo ristorante. E questo non deve succedere.
Se stai leggendo quest’articolo però vuol dire che ancora non è troppo tardi; prendi questi consigli e utilizzali fin da ora. Se ti ritrovi ad avere questi pensieri, riconoscili e non ripeterteli più.
Le 5 convinzioni più errate possibili che hai sui clienti del tuo ristorante
Di seguito una selezione delle convinzioni peggiori che puoi avere riguardo al tuo cliente e che ti impediscono di far decollare il tuo locale:
- I clienti non si accorgono della qualità dei piatti e degli ingredienti utilizzati: questa convinzione è assurda; va bene il risparmio ma ci sono cose su cui non puoi permetterti di tagliare i costi; le persone che vengono al tuo locale capiscono eccome se i piatti offerti non sono qualitativamente all’altezza.
- Che ci vuole a servire il cliente, tanto mica lo sa che non ho formato il mio personale: non c’è cosa peggiore che entrare in un locale ed essere serviti con maleducazione, indifferenza e incompetenza.
- Non ho una cucina pulita, ma tanto che importa… mica lo scoprono! Ecco, questo al di là che può provocare danni e problemi alla salute è anche un indice inquietante di pressapochismo. Pulisci tutto a fondo… da adesso!
- Non mi serve migliorare so già tutto e i miei clienti non capiscono nulla. Essere un buon ristoratore oggi vuol dire tante cose; non solo saper fare tantissime cose diverse ma rendersi anche conto per alcune bisogna anche delegare altri più competenti. I clienti capiscono tutto, soprattutto quando un ristoratore ha perso la passione per il proprio lavoro e per accoglierli degnamente!
- L’aspetto del mio locale sì è un po’ decadente ma 20 anni fa andava bene. Dai, ma che ti aspetti? Che le persone si accontentino di un locale che sa di stantio? Innova e rinnova, vedrai che i tuoi clienti apprezzeranno la novità e ti premieranno.
Ultimo consiglio: mettiti tanta passione e amore in quel che fai oltre alla tua intelligenza; le persone lo sentono.
Ancora, vuoi aumentare i clienti nei momenti di minore affluenza? Buona lettura!