Oggi vi parlerò di quella che per me è stata la prima esperienza di consulenza, quella che ancora oggi mi dà più soddisfazione di tutte.
Ho conosciuto i fratelli Franciosi, Marco e Michele, perché hanno trovato il mio numero su un registratore di cassa venduto e installato all’inizio di questa mia avventura.
Mi chiesero se potevano ripristinare il registratore di cassa acquistato con l’attività; io risposi di sì ma avrebbero dovuto rivolgersi ad altri, in quanto non mi volevo occupare più della sola fiscalità e se volevano incontrarmi era per un approccio nuovo con un software gestionale.
Si mostrarono subito interessati e così al primo appuntamento conobbi Marco, il maggiore, nessuna esperienza ristorativa e Michele, bar tender di alto profilo con esperienza all’estero, ma anche lui alla prima esperienza da proprietario.
Ci trovammo subito in sintonia, avevano e hanno ancora, tanta voglia di fare, imparare, confrontarsi, assorbire e ascoltare.
Mi raccontarono il loro progetto, un RistoPub con Bar annesso, il nome già scelto (The Sign) lasciava intendere anche lo stile scelto per la location, chi erano e dove volevano arrivare; il menù era vario, antipasti, primi piatti, secondi e contorni, panini, buone birre e vini.
Non ero tanto entusiasta delle loro scelte, ma erano così convinti ed io ero così contento di averli conosciuti proprio all’inizio della loro avventura, che non ritenni opportuno sollevare dubbi e incertezze, dopotutto la cosa più importante c’era: il loro entusiasmo.
Chiudemmo un buon contratto, comprarono software Ericsoft Risto4° e hardware Orderman…come desiderare di più!
Niente di più mi fu chiesto, Marco aveva già fatto “analisi SWOT del mercato”, fatto il suo business plan e calcolato il suo break-even-point: bisognava solo partire e augurargli il meglio.
Dopo quasi un anno facemmo il punto della situazione, Marco era consapevole che le cose non andavano come avrebbe voluto, dopotutto il suo Business plan era fatto bene, e lui sapeva anche quanto doveva incassare al giorno per sopravvivere.
Così rianalizzammo la situazione – meglio di come avevano fatto non potevano – erano stati oculati, attenti, ma non riuscivano a portare a casa quello che gli serviva per andare avanti con il loro privato e la loro vita, la loro offerta non allettava, forse era anche tutto buono ma non incontrava il favore dei clienti.
Quando è necessario cambiare direzione
Fu in quel momento che gli consigliai di cambiare direzione, di alzare il livello; guardammo le statistiche di vendita, gli consigliai di smettere di fare il ristorante e di continuare come pub, ma stavolta gourmet; gli suggerii di inventarsi un prodotto che li connotasse e che desse loro un’identità, e Marco partorì il “Cozzetiello”; contemporaneamente, decise di rinnovare il locale e di farlo Steampunk.
Non vi racconterò chi sono oggi, perché fate prima a visitare le loro pagine social (The Sign Pozzuoli – SteamPunk GastroPub) e ancora meglio ad andare al locale per godere di tutto quello che fanno.
Ma l’ultima ve la devo raccontare: Michele nel 2018 ha vinto il Clairin World Championship, il Campionato mondiale di cocktail, la cui finalissima si è svolta a Haiti, battendo i partecipanti di tantissime altre nazionalità: non scherzavo quando dicevo che è uno dei migliori bar tender in assoluto!
Un’altra idea vincente fu poi quella di abbinare alcuni Drink ai Piatti/Cozzetielli per offrire un’esperienza memorabile alla clientela.
Ricordate: loro sono stati bravi e forse fortunati ad incontrarmi, ma la chiave del loro successo è stato il Lavoro Duro, l’organizzazione, il controllo di gestione, il sapersi mettere in discussione sempre anche quando le cose ormai andavano da sole si sono sfidati e hanno abbinato i drink informando il personale, dedicando ancora più tempo alle loro risorse: ho visto personalmente Michele spiegare drink e abbinamenti al suo personale di sala solo per dare al cliente un’esperienza unica.
Forza ragazzi, sempre più in alto!